Per cibo biologico (quello che in inglese è definito come organic food) si intende quella categoria di cibo prodotto senza l’uso di pesticidi e fertilizzanti di origine sintetica, OGM o radiazioni ioniche.
Negli ultimi decenni è fortemente cresciuto l’interesse verso questo tipo di alimenti e ciò che spinge i consumatori all’ acquisto dei prodotti Bio è spesso legato alla convinzione che possano essere più sicuri per la salute, che abbiano migliori qualità nutritive e, non meno importante, l’attenzione per l’ambiente e il benessere degli animali.
Quasi tutti noi a parità di prezzo tra una mela bio e una mela convenzionale sceglieremmo quella biologica . Sì, a parità di prezzo però. Il cibo biologico ha invece in media un prezzo del 47% superiore rispetto a quello convenzionale e questo porta le persone a chiedersi se tale differenza di prezzo sia giustificata e se ne valga veramente la pena.
Il cibo biologico è più nutriente?
A tal proposito sono state fatte centinaia di ricerche negli ultimi 20 anni e nel settembre 2012 è stata pubblicata una review analizzando 240 di questi studi in cui venivano messe a confronto le qualità nutritive e le conseguenze sulle salute dei cibi biologici e di quelli convenzionali. Non sono state riscontrate differenze significative tra le due tipologie. Significa che la mela bio e quella convenzionale hanno esattamente lo stesso contenuto di vitamine, minerali, ecc..
In seguito ai risultati emersi, molti sostenitori del biologico hanno ribattuto che il problema nella differenza tra biologico e non non fosse tanto da attribuire al livello nutritivo quanto alla differenza di pesticidi che contengono le due categorie. In questo concetto c’è un errore di base: in agricoltura biologica non si possono utilizzare pesticidi sintetici ma pesticidi naturali si, dove per pesticidi naturali si intendono quelli prodotti dall’ambiente stesso tra i quali ci sono nicotina, piretrina, rotenone, warfarin, ecc..
Spesso si tratta di veleni che le piante stesse producono per difendersi dagli attacchi dei predatori e che possono avere effetti avversi anche sull’ essere umano (emblematico è il caso del rotenone )
Tenete presente poi che la certificazione del biologico non viene fatta sul prodotto finale ma sul metodo di produzione e quindi non si tiene conto della contaminazione per via aerea, idrica o del suolo che potrebbe portare comunque a tracce di pesticidi sintetici nel prodotto finale.
Tutto questo non ci deve preoccupare però perché l’uso dei pesticidi è strettamente regolamentato dal governo, sia per la produzione dei cibi biologici che per la produzione non biologica, e il contenuto dei pesticidi nei prodotti è solitamente inferiore rispetto ai livelli considerati dannosi per la salute dell’uomo.
Gli studi condotti fino ad oggi ci dicono quindi che non ci siano grossi vantaggi per la salute nel consumare prodotti biologici e se il costo dei prodotti bio vi porta a comprare e consumare meno frutta e verdura allora paradossalmente per la vostra salute è meglio il cibo convenzionale..
Il consiglio è quindi quello di consumare le dosi di frutta e verdura raccomandate, che siano bio o meno, e lavarle prima per eliminare parte dei pesticidi rimasti.
È chiaro che non ho affrontato l’immensa questione dell’ambiente e del miglior benessere degli animali, questi aspetti esistono e devono essere la vostra unica motivazione se scegliete di acquistare cibi da produzione biologica.
In questo caso…..meglio la quantità della qualità
E soprattutto occhio al borsellino.
Grazie dottoressa Elena